Sono ormai anni che sosteniamo che tramite l’utilizzo di microrganismi vivi, prelevati nella azienda agricola o nelle immediate vicinanze, (in microdose, ma sarebbe più corretto dire a base diluizioni omeopatiche, da 100 alla meno 1 a 100 alla meno 3) è possibile influire positivamente sulle caratteristiche del suolo e di conseguenza sulla qualità organolettica e quindi chimica dei prodotti agricoli.
In particolare, se volete ottenere frutti di mandarino più profumati e quindi più ricchi di terpeni, basta intervenire con una corretta tecnica agronomica associata ad inoculi di specifici batteri.
Non è fantasia, si chiama approccio sistemico o agroecologico ed è tipico dei sistemi complessi.
Se vuoi agire sui terpeni dei frutti devi agire sul terreno o meglio ancora sulla rizosfera o se volete su quello che oggi viene definito microbiota pedologico.
I batteri “amici” degli agrumi appartengono ai phyla Actinobacteria, Proteobacteria, Bacte-roidetes e Firmicutes ed in particolare a ben 16 generi specifici.
I dettagli li trovate nel lavoro scientifico di cui metterò il link (niente di segreto).
Vorrei però ribadire alcune cose che reputo essere davvero importanti:
- non è possibile avere un microbiota pedologico attivo se continuate ad applicare tecniche agronomiche errate che prevedono una eccessiva lavorazione del suolo con rivoltamento delle zolle;
- non è possibile avere un microbiota pedologico attivo ed in grado di svolgere le funzioni che gli sono proprie se continuate ad usare la chimica sintesi (pesticidi e concimi di sintesi);
- macro e micro elemeti (di sintesi) inibiscono la crescita e l’istaurarsi di specifiche colonie batteriche;
- non è possibile avere un microbiota pedologico attivo pensando di utilizzare singoli ceppi batteri selezionati in laboratori chissà dove e quando;
-la natura usa i cluster, cioè gruppi di batteri o consorzi di batteri che lavorano in consociazione;
- i batteri di cui si parla in questa pubblicazione sono naturalmente presenti in natura; perché comprare ciò che la natura vi mette a disposizione gratuitamente????
- ciò che vale per il mandarino vale anche per tutte le altre piante da frutto;
Quindi, se volete ottenere agrumi profumati, prima di tutto eliminate la chimica di sintesi, poi evitate di fresare il terreno e utilizzare ceppi selezionati e brevettati di batteri.
Io vi consiglio di usare colture di attinobatteri.
Gli attinobatteri sono facili da trovare nelle siepi (non avete siepi? ricostituitele) e ancora più facili da riconoscere e riprodurre in casa.
Di solito vanno usati a concentrazioni variabili.
Io vi consiglio di usarli a concentrazioni che vanno da 100 alla meno 1 a 100 alla meno 3 (cioè alla 1 CH, 2 CH, 3 CH).
Su come riconoscerli e riprodurli ne abbiamo parlato in altri post.
https://microbiomejournal.biomedcentral.com/counter/pdf/10.1186/s40168-023-01504-2.pdf?pdf=button%20sticky

